Fondamentale nella biografia di Mozart è la decisione di abbandonare il servizio musicale in una corte per mantenersi come libero professionista, vendendo la sua musica direttamente al pubblico di una grande città.
Lo stato di libero musicista durerà dieci anni, gli ultimi della sua vita.
All'inizio la sua attività privata è coronata da buoni successi che gli avrebbero permesso di sistemarsi per tutta la vita se solo avesse avuto un un decimo delle abilità di un Gluck o di un Grétry a navigare fra gli uomini.
L'anno d'oro è il 1785: il musicista si è ritagliato il suo spazio sulla scena viennese, è sposato da tre anni con Costanza Weber ed è entrato a far parte della massoneria. Viene dichiarato addirittura "il più grande compositore del mondo" niente meno che da Joseph Haydn.
Ma da lì in poi inizia il declino. Il suo rapporto con Vienna si raffredda e la corte e l'aristocrazia cittadina gli preferiscono Paisiello, Sarti o Martín y Soler. Mozart allora, abbandonata l'idea di tornare a Parigi perché il padre non gli finanzia il progetto, si rovolge a Praga che è una città musicalmente vivace e animata da uno spirito di concorrenza con Vienna. A Praga Mozart conosce i suoi ultimi successi: nel 1786 le Nozze di Figaro sono accolte con entusiasmo e nel 1887 tiene trionfalmente a battesimo il Don Giovanni.
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