giovedì 21 marzo 2013

Come il militarismo prussiano fornì ispirazione a Bach

Nel 1717 Bach venne assunto a Cöthen come Cappellmeister, cioè come direttore della Cappelle (l'orchestra di corte).
Cöthen era la piccola capitale di un territorio tedesco governato dal giovane principe Laopold.
Il principe Leopold a sua volta era era uno scapolo di 23 anni (quasi dieci meno di Bach) che amava la musica, i viaggi ed era un musicista dilettante (suonava la viola da gamba).

Pochi anni prima, nel 1713, in Prussia era salito al potere Federico Guglielmo I, soprannominato il Re Sergente perché militarizzò la Prussia facendola diventare una potenza militare. Ovviamente nel regno del Re Sergente, tutto ordine e disciplina, non c'era spazio per ciò che era considerato superfluo. L'architettura, la danza e la pittura erano giudicate inutili. I liberi intellettuali furono poco alla volta allontanati dall'Accademia di Berlino.
E così anche gli eccellenti musicisti della Cappelle di Berlino furono licenziati in tronco.

Non appena il principe Leopold apprese il fatto, convise sua madre - la regina reggente - ad assumere tutti i musicisti della prestigiosa Cappelle di Berlino che la sua corte potesse permettersi.
Così quando quattro anni dopo arrivò Bach, egli ebbe a disposizione i musicisti più raffinati e poté scrivere musica strumentale molto impegnativa dal punto di vista tecnico. Questo fatto fu decisivo: musicisti mediocri non avrebbero potuto ispirare Bach, né soprattutto sarebbero stati capaci di interpretare le sue idee.

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